LA PREVENZIONE DEI DISTURBI COMPORTAMENTALI

 

L'adozione di un animale può essere motivata da diversi fattori, come necessità emotive contingenti, sottovalutazione dell'impegno o semplicemente per seguire una moda. Ciò conduce inevitabilmente a uno scarso oppure a un eccessivo coinvolgimento, con problemi d'interazione e incapacità di gestione che molto spesso portano alI' insorgenza di disturbi comportamentali. Esistono alcune convinzioni ( quasi) scontate che inducono le persone a scegliere un cane. È pertanto importante che l' allevatore informi correttamente il proprietario circa alcuni concetti fondamentali. Innanzi tutto il cane, sia dal punto di vista fisiologico che etologico, non è statico, ma dinamico, soggetto a continue modificazioni correlate alle diverse fasi dello sviluppo e alI' apprendimento, cioè alle esperienze che compie.

Il cane è, infatti, un animale intelligente, in grado di imparare, non solamente quando gli viene insegnato qualcosa, facendogli capire ciò che si desidera, con metodi sistematici, non traumatici e coerenti, ma in grado di apprendere sempre, in ogni occasione, dall' ambiente che lo circonda. Il cane inoltre non ha senso morale, non fa dispetti, non sa di avere sbagliato, non si sente in colpa e non è geloso, ma ha bisogno di acquisire delle regole mediante apprendimento a prove ed errori.

I nostri animali domestici possono essere scelti per la loro capacità di manifestare e corrispondere alI' attaccamento del proprietario. Il cane, infatti, si trova molto spesso a svolgere funzioni "psicologiche" per il proprietario e a essere investito del difficile ruolo di "sostituto umano". L'effetto della personalità del proprietario, è un importante fattore da non sottovalutare in questo ambito, in quanto può influire in maniera determinante sullo sviluppo di disturbi comportamentali.

 

PRIMI PERIODI DI VITA

 

Anche se non tutti i problemi sono sempre e sicuramente prevedibili, vi sono tuttavia alcune regole da rispettare per evitare o limitare gli inconvenienti sia nella scelta che nella gestione dell' animale.

Un fattore fondamentale ai fini di una buona convivenza riguarda anche l' adeguata socializzazione del cucciolo. Nel cane, le tappe che possono determinarla sono diverse.

Innanzi tutto è importante lasciare il cucciolo con la madre per le prime 8-9 settimane di vita. Un'adozione precoce impedisce al cucciolo di socializzare adeguatamente con i conspecifici; l' animale pertanto, spesso, crescendo diventa un cane aggressivo perchè non ha imparato a interagire con gli altri cani, e in generale, sarà difficile da addestrare perche la madre non ha avuto la possibilità di disciplinarlo durante le prime settimane di vita. Al contrario, un cane adottato tardivamente sarà un soggetto che avrà socializzato troppo con gli altri cani e troppo poco con le persone; soffrirà, in altri termini, della cosiddetta "sindrome da canile" risultando timido e diffidente con le persone. Dopo l'introduzione in un nuovo ambiente, il cucciolo deve abituarsi gradualmente agli stimoli sociali (altri cani, animali e persone) e fisici (visivi, acustici e olfattivi).  E utile iniziare a far socializzare il cane con i bambini in modo molto attento, piacevole e, soprattutto, graduale, allo scopo di prevenire eventuali problemi.

 

IL CANE: UN IMPEGNO QUOTIDIANO

 

Il cane è una responsabilità quotidiana, richiede una certa quantità di tempo e rappresenta un impegno. Tutti i giorni, fine settimana e vacanze incluse, necessita di esercizio fisico, gioco, cure, igiene e alimentazione.

Esiste poi un impegno morale che il proprietario deve assumersi, soprattutto quando il cane diventa anziano, garantendogli le cure necessarie ed, eventualmente, una morte dignitosa.

È sempre necessario considerare sia l' ambiente sociale sia l' ambiente fisico in cui il cane verrà a trovarsi. Bisognerà valutare in entrambi i casi il livello di attività, correlato alI'attitudine del cane, e le cure che potrebbe richiedere in relazione all'ambiente in cui verrà introdotto.

La presenza di anziani o di bambini va attentamente valutata, come pure l'inserimento in un contesto sociale in cui siano già presenti altri cani. Anche il sesso può avere la sua influenza nella scelta dell' animale. Nel maschio, generalmente preferito perche non presenta le problematiche dei calori, delle pseudogravidanze e dei cuccioli, va sottolineata la forte incidenza dell 'aggressività intraspecifica nei soggetti interi.

Il cane, infine, richiede un impegno economico che deve essere preso in considerazione. Al di là dei costi "preventivabili" per l 'acquisto o l'adozione, il cibo, l'attrezzatura e le spese mediche di base (quali controlli sanitari, tatuaggio, profilassi), possono intervenire altre spese extra per malattie impreviste, patologie comportamentali ed eventuali farmaci da somministrare.