ALIMENTAZIONE E PATOLOGIE NEL CANE ANZIANO

 

La popolazione canina presente nei Paesi europei mostra un aumento dei limiti massimi di vita, dovuto soprattutto al miglioramento delle condizioni igieniche e delle cure veterinarie messe oggi a disposizione. La salute del cane in età avanzata può essere mantenuta anche grazie a un' attenta alimentazione, che prenda in considerazione i disturbi più frequenti degli animali compresi in questa fascia di età.

Nonostante vengano attuate le cure più attente, non è possibile contrastare l'invecchiamento di un animale.

L' accumulo di tartaro a livello dei denti può determinare forme infiammatorie croniche a carico delle gengive, con perdita o indebolimento dei denti. Neppure un regolare trattamento antitartaro è in grado, alla fine, di impedire problemi a livello della cavità orale. Analogamente, anche il senso del gusto e dell'odorato sembrano indebolirsi.

L'insieme di questi fattori può causare una diminuzione dell'appetito, che deve essere compensato da un cambio di regime alimentare ed è necessario che quest'ultimo tenga in considerazione le nuove esigenze.

 

MA QUANDO IL CANE INVECCHIA?

 

Se un animale di una certa età mostra una modificazione del suo abituale comportamento, questo potrebbe essere un primo segno di invecchiamento. Se l'atteggiamento è poco dinamico, il cane esita o ritarda nel rispondere al vostro richiamo o la sua attenzione per voi dura solo pochi minuti, è probabile che l'animale si senta affaticato. Perciò le prime misure da prendere

sono quelle di controllarne il peso e, se necessario, di riportarlo a quello ideale. L' obesità in effetti riduce la resistenza agli sforzi e predispone ai disturbi articolari e cardio-circolatori. Non bisogna, infatti, dimenticare che una gran parte dei cani di età matura tende all'obesità. In alcuni casi di presentare il problema contrario, cioè animali vecchi troppo magri, che risultano in questo modo predisposti a numerose malattie perchè che non hanno più riserve energetiche per difendersi. In questo caso quindi, pur considerando la diminuzione dell'attività fisica, l' apporto energetico della razione dovrà essere adeguato alla taglia dell'animale.

 

MISURE PRECAUZIONALI

 

Il cane ha bisogno di acidi grassi essenziali per rinnovare le strutture lipidiche della cute. Queste sostanze gli consentono di fabbricare tutti gli altri acidi grassi di cui ha bisogno. Con l' età, alcuni non vengono più sintetizzati in misura adeguata, come per esempio l'acido gamma-linoleico, perchè l'enzima deputato alla sua produzione all'interno dell' organismo diminuisce. Questo acido ha un effetto positivo nel mantenimento dell' elasticità della cute e sulla brillantezza del mantello, in più possiede la capacità di ridurre i fenomeni infiammatori a livello della cute.

Nell'alimentazione del cane anziano, può essere necessario, perciò, integrare la razione con oli che contengano l'acido gamma-Iinoleico, come l' olio di borragine odi enotera. Anche gli oli di pesce aiutano a contrastare le manifestazioni infiammatorie cutanee.

Ad ogni modo, poichè uno dei maggiori problemi del cane anziano è la debolezza gengivale e dentaria, gli alimenti devono essere distribuiti nella forma più facilmente assimilabile. Per esempio, tra i cereali, il riso è quello che permette di ottenere la migliore digeribilità sia della sostanza secca che delle proteine e dei lipidi.

Se invece l'alimento viene fornito sottoforma di "crocchette", la loro dimensione deve essere proporzionale a quella del cane affinchè vengano consumate con più facilità. L'ottimale sarebbe optare per "crocchette" non troppo dure, che non causino dolore durante la masticazione; eventualmente è possibile reidratarle, allo scopo di renderle più morbide e appetibili.

 

RINFORZARE LA CARTILAGINE

 

Le articolazioni sono ricoperte da un tessuto particolare, che ha lo scopo di favorire i movimenti diminuendo gli attriti: la cartilagine articolare. Con l' età la cartilagine perde la resistenza e tende a lasciare scoperto l' osso sottostante. Quando questi processi si instaurano, il tessuto osseo va incontro a un rimaneggiamento che porta allo sviluppo di lesioni infiammatorie di tipo cronico. Si tratta di forme patologiche molto frequenti nei cani anziani e ciò comporta una riduzione della mobilità articolare oltre a manifestazioni dolorose. Uno dei metodi per far fronte a questo problema è quello di ricorrere all ' alimentazione, in modo da "nutrire" la cartilagine articolare affinchè possa ricostituire le sue parti danneggiate. I prodotti che possono risultare utili a questo scopo sono i cosiddetti glicosaminglicani, sostanze che vengono normalmente sintetizzate dall' organismo. In certe fasi della vita questa produzione sembra, però, non bastare. È necessario arricchire la dieta con integratori che contengano tali sostanze, senza attendere che l'animale diventi troppo vecchio. Non bisogna infatti aspettare che la salute del cane peggiori per preoccuparsi di intervenire nella modificazione del suo regime alimentare. Quando il vostro animale raggiunge un' età compresa tra i cinque e gli otto anni, sarebbe già consigliabile mettere in pratica alcune raccomandazioni con lo scopo di minimizzare i problemi dovuti all' avanzare dell' età e alla comparsa di alcune malattie tipicamente legate allo stato senile.

 

ATTENZIONE ALLA FUNZIONALITA’ RENALE

 

In alcuni cani, l'invecchiamento causa una diminuzione delle capacità di filtrazione dei reni. È possibile ritardare o prevenire questo disturbo attraverso un apporto proteico adeguato nell' alimentazione. Le proteine giocano un ruolo fondamentale nell' organismo permettendo di rinnovare i tessuti ed entrando nella composizione di ormoni e anticorpi. L' associazione di più fonti differenti di proteine garantisce un apporto equilibrato degli aminoacidi indispensabili. In questi casi non è solo la quantità di proteine che deve essere soddisfatta con la dieta, ma soprattutto la qualità, cioè la presenza di proteine di alto valore biologico.

Un eventuale accorgimento che può risultare benefico per la salute dei reni di un animale anziano, è la diminuzione del fosforo alimentare, potenziale responsabile di disturbi renali per un eccessivo accumulo alI'interno del sangue. Alimenti a basso tenore di fosforo possono quindi essere utili in tal senso a patto che questa misura preventiva venga attuata precocemente nella vita dell' animale, senza attendere che il processo di invecchiamento abbia lesionato irreparabilmente gli organi.