IL PARTO

In primo luogo è opportuno abituarsi all'idea che il parto è un' avvenimento quanto mai fisiologico e le cagne lo aspettano con quella saggezza istintiva che permette loro di affrontarlo con disinvolta sicurezza consapevole impegno.

I segni precursori sono la vulva tumefatta che emette un liquido vischioso, la respirazione accelerata, i fianchi infossati e il ventre molto abbassato. Ventiquattro ore prima del parto la temperatura rettale cade di colpo, scendendo sino al 36° gradi. Il parto vero e proprio ha inizio a breve distanza dalla cosidetta rottura delle acque. Prima di ciò bisognerà preparare una casetta di legno con bordi abbastanza alti e sufficientemente grande che premetta alla cagna di compiere determinati movimenti e in modo tale da consentire alla prossima madre di puntare i piedi posteriori contro un bordo, durante le contrazioni, e la testa contro quello opposto.

Si raccomanda la massima parsimonia nel prestare aiuto alla partoriente. Lasciatela assumere le posizioni che più gradisce: normalmente ai primi premiti essa si sdraia di fianco o addirittura con l'addome appoggiato a terra; le novelle partorienti talvolta usciranno dalla cuccia e tenteranno di uscire fuori dalla stanza e , se possibile all'aperto, ove si metteranno nella stessa posizione che assumono per defecare; lasciatele fare, pur controllandole; non è escluso che il primo cucciolo nasca proprio così. Non forzate i tempi, non stimolate, cioè la cagna con farmaci oxitocici. Se saranno necessari sarà il veterinario a decretarne l'uso.

Una volta che il cucciolo viene espulso lo si deve lasciare completamente alla cura della madre, la quale lo libererà dagli invogli e penserà a recidere il cordone ombelicale. Consentite che la madre deglutisca ogni cosa e non preoccupatevi.

Il veterinario è indispensabile quando uno dei cuccioli si presenta in modo abnorme e cioè in posizione longitudinale caudale o posteriore, in definitiva fuoriesce dalla vulva con gli arti posteriori anzichè di testa che è la presentazione normale in quanto la testa rappresenta la parte con diametro maggiore. Talvolta il cucciolo tarda a iniziare la respirazione, in tal caso sarà bene intervenire sfregandolo energicamente e pizzicandolo con accortezza. Durante il parto alla cagna e opportuno lasciarle acqua a volontà.

Dopo il parto si avrà il periodo di puerperio. Nei giorni che seguono, dalla vulva viene escreto un liquido di colore rossastro composto da sangue e da muco della mucosa utero-vaginale. Non deve destare preoccupazione semprechè non sia di colore verde scuro o di odore fetido. In tal caso potrebbe trattarsi di un feto morto e non espulso o delle seconde dell'ultimo nato.

I cuccioli appena nati iniziano a poppare. Per alcuni giorni essi succhiano colostro le cui proprietà purgative liberano l'intestino del cucciolo preparandolo a ricevere il latte vero e proprio.

Questo per tre settimane, è l'unico e totale alimento; è indispensabile far sì che mai scarseggi, alimentando convenientemente la madre.

Nelle prime settimane di vita i cuccioli hanno poche esigenze. Pensa tutto la madre, ma freddo e umido devono assolutamente essere tenuti lontani. Nella stanza dei cuccioli ci devono essere costantemente circa 18-20 gradi.